Chi siamo

Parla l’imprenditore:
“Da una terra eternamente caratterizzata dall’incandescenza delle sue placche vulcaniche, nasce Mameso’. Il suo ideatore e designer ha, dalla sua, tre decenni di esperienza nel settore dei preziosi che ha visto mutare nel corso dei tempi. In un tempo in cui è fondamentale riscoprire i Valori morali, Mamesò ha scelto la Casa come simbolo del proprio brand. La Casa come catalizzatore universale delle Emozioni dell’Animo Umano, la Casa per veicolare i Sentimenti, quelli più veri e duraturi di tutte le nostre vite.” [Maurizio Vitagliano, titolare dell’azienda Maurizio Vitagliano s.r.l. e ideatore del brand Mamesò.]
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L’evoluzione del brand

L’idea in origine nasce con carattere prezioso, da qui l’unione del più nobile dei metalli col più nobile dei minerali. In seguito al grande apprezzamento della creazione e alle sempre più numerose e pressanti richieste di un monile più accessibile, la collezione si amplia con argento ed altri oggetti. Il design è concepito con linee morbide e tenere che ispirano simpatia ed accoglienza, cardini di ogni Casa.
“Il made in Italy omaggiato dalla passione dell’artigianato napoletano, creano un design unico”

L’ apposizione dell’etichetta Made in Italy consente di suscitare nel consumatore un’immagine
positiva di un brand di gioielli, per il semplice fatto di essere orgogliosamente prodotto in Italia, data la consapevolezza degli attributi insiti in tutti i prodotti di gioielleria realizzati nel nostro paese.
A ciò si unisce la tradizione artigianale partenopea che ha radici antichissime…
Tutto parte dal Borgo Orefici di Napoli dove fin dai tempi della regina Giovanna d’Angiò si adunavano gli orafi francesi, che ben presto furono soppiantati dalla maestria e dalla creatività degli artigiani partenopei. 
Tra questi ricordiamo il maestro Matteo Treglia a cui fu commissionata, da parte dal re Carlo d’Angiò, la realizzazione della Mitra Gemmata, un gioiello in onore di San Gennaro, che doveva essere posizionata sul busto trecentesco del martire. Il maestro si avvalse della collaborazione dei migliori artigiani del Borgo Orefici che resero possibile l’incastonatura sulla Mitra di 3692 pietre preziose, di cui 3326 diamanti, 198 smeraldi e 168 rubini. 
Il decollo di questo Borgo dunque, si ebbe nel XVII secolo quando il Marchese del Caprio stabilì che solo in quel distretto si potesse esercitare l’arte degli argentieri e degli orafi.

Da qui nasce un gioiello che incarna i valori di una tradizione radicata nel suo territorio di provenienza e i valori della Famiglia: “luogo di teneri affetti custoditi gelosamente tra le mura della propria casa”.

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